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L’Abgeordnetenhaus di Berlino e l’Italia

Abgeordnetenhaus Berlino ampliata con IA - Foto di Giuseppe GovindaFoto di Giuseppe Govinda ampliata con l'IA.

Sono andato all’Abgeordnetenhaus di Berlino e quando ne sono uscito ho pensato: “L’Italia è un grande paese”.
Dico che è un grande paese, e lo faccio dimostrandolo con dei fatti inequivocabili. Questa riflessione la scrivo, lo ripeto, solo dopo essere andato all’Abgeordnetenhaus di Berlino (l’assemblea legislativa della città in cui fino al 1934 aveva sede la camera bassa del Preußischer Landtag) perché fin dall’inizio della mia visita l’Italia è stata sempre – come molte volte mi è capitato – nella bocca di tutti e non solo…

Si parla spesso di Italia

Il primo momento in cui si parla di Italia è quando la professoressa che ci ha accompagnato, all’entrata, nell’attesa di essere ricevuti da Alexander Hermann deputato della CDU, mi ha detto: “Sai Giuseppe questo edificio è stato costruito in stile Rinascimento Italiano. Perché c’è stato un periodo nell’ottocento che i tedeschi erano pazzi per l’Italia e facevano tutto per essere come lei, anche adesso i tedeschi amano l’Italia”, in questi momenti non so mai cosa rispondere “beh si l’Italia è un paese che ha offerto tanto al mondo” o forse avrei potuto dire “che grandi che siamo”… Noo, meglio fare un sorriso altrimenti penserà che mi monto la testa.

Placca entrata Abgeordnetenhaus, Berlino. Foto di Giuseppe Govinda.

Un altro momento in cui si parla di Italia è durante la presentazione della politica tedesca fatta da Hermann. Uno studente che partecipa al dibattito fa una domanda “perché tutti vogliono venire a Berlino?”. Il parlamentare risponde “è dovuto dall’immagine che dà la città di se. Io per esempio amo Milano, la trovo fantastica e vorrei andarci a vivere, ma tanti italiani si trasferiscono a Berlino e nemmeno io capisco come possano farlo“.
Il dibattito finisce, e una guida ci porta nell’assemblea plenaria. Lì ci viene spiegato il sistema elettorale berlinese. Esso non prevede la presenza di un vero e proprio capolista. Tuttavia ogni partito è solito presentare il proprio candidato per la massima carica governativa. Per questo solitamente dopo la costituzione del parlamento, viene eletto il borgomastro a scrutinio segreto. Il borgomastro, il sindaco che fino a poco tempo fa era Klaus Wowereit e che adesso è Michael Müller (entrambi della SPD), ha il compito di formare il Senato.
Ecco il sindaco, ancora l’Italia e il sistema dei Comuni inventato proprio dagli italiani ed esportato nel mondo.

Scalinata interna Abgeordnetenhaus, Berlino. Foto di Giuseppe Govinda.

Come si conclude la visita

La visita si conclude. Penso che per il momento non sentirò parlare di Italia, ma quando mi dirigo nella metropolitana vedo un cartello che pubblicizza un concerto dedicato a Vivaldi.

Sculture in carta, Abgeordnetenhaus, Berlino. Foto di Giuseppe Govinda.

I fatti, che l’Italia sia un grande paese sono tantissimi. Il ministero per lo sviluppo economico ha diffuso un video (Italy the extraodinary commonplace) che ne elenca alcuni.
L’Italia è leader mondiale nella realizzazione di grandi infrastrutture – 100 cantieri in 90 paesi. Ha il 5 ° più grande surplus commerciale del manifatturiero. Gode del più grande aumento delle esportazioni farmaceutiche e biomediche nel mondo – un terzo della produzione mondiale. L’Italia è il secondo esportatore d’Europa. È la patria di importanti tecnologie aerospaziali – è stato il terzo paese al mondo a inviare un satellite in orbita. Esporta 40 miliardi di euro in beni nel settore alimentare. È il leader indiscusso nella produzione di superyacht con il 40% degli ordini mondiali. È il paese con il maggior numero di siti UNESCO.
Potrei continuare per ore…

Sì, l’Italia è un grande paese e dentro agli Stati Uniti d’Europa (sperando che i nazionalismi obsoleti, bigotti e pericolosi non la sfasceranno) potrà continuare a esserlo.

Corridoio, Abgeordnetenhaus, Berlino. Foto di Giuseppe Govinda.

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