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Magia, arte e clubbing a Tallinn

belvedere di tallinn - Magia, arte e clubbing a Tallinn, foto di Giuseppe GovindaBelvedere di Tallinn. Foto di Giuseppe Govinda.

Scendo dalla collina di Toompea verso la parte bassa della Città Vecchia di Tallinn prendendo la Pikk Tanav. Arrivo alla piazza del municipio (Raekoja Plats) e lí mangio un Karask un dolce con il pane d’orzo.
Il Raedoka, municipio, non solo è il palazzo civile più antico di Tallinn ma anche l’unico in stile gotico in tutto il Nord Europa. Costruito nel 1248 gli fu aggiunta la torre ottogonale nel 1627, in cima alla quale fa bella mostra di sé Vana Toomas (Vecchio Tommaso), guardiano del Municipio e della città.

Venendo a Tallinn ero stato informato della presenza del Kumu (abbreviazione dall’estone Kunstimuuseum) uno dei maggior musei dei Paesi Baltici e uno dei più grandi musei del Nord Europa in cui è esposta tutta l’arte estone dal XVIII secolo in poi, includendo anche le opere nate durante il periodo sovietico compreso sia il Socialismo reale che l’arte nonconformista.

Kumu, Tallinn. Foto di Giuseppe Govinda.

Prima devo vedere il Passaggio di Santa Caterina“, un passaggio pedonale di origini medioevali. È chiamato così in quanto sorge sui resti dell’originario convento omonimo.
Dalla Müürivahe, la via vicino al passaggio, c’è un po’ di strada da fare per il Kumu, e dopo aver camminato per quindici minuti inizia a piovere.
Sono vicino al porto da cui è possibile sentire in lontananza la Finlandia. Sarà più bella? Ancora più pulita? Organizzata e tranquilla? Domande a cui non mi interessa per il momento rispondere.

Passaggio di Santa Caterina, Tallinn. Foto di Giuseppe Govinda.

Arrivo al Parco di Kadriorg, una delle aree verdi più incantevoli e tranquille della città. Vicino al Palazzo Kadriorg, un edificio fondato dallo zar Pietro il Grande, vedo una coppia di sposi posare insieme alle damigelle davanti a un fotografo.

Palazzo Kadriorg, Tallinn. Foto di Giuseppe Govinda.

Il palazzo moderno del Kumu, che tanto si distingue dal barocco dello zar e dagli sposi, è lì, in lontanaza, oltre la collina. Entro dentro a visitarlo.

Si fa sera. Tornato all’ostello faccio amicizia con alcuni viaggiatori. Un gruppo di italiani che sono venuti per la prima volta come me a Tallinn. Il tempo di prepararci e scambiare quattro chiacchiere, che andiamo a cenare in un posticino carino. Lì ci aspetta una loro amica che lavora in città. Carla, conosce tanti posti e promette che più tardi visiteremo un club molto figo.
Dopo aver bevuto in un paio di bar andiamo al Kultuurikatla, una grande discoteca di edifici abbandonati.
Al suono di techno e minimal non ci fermiamo fino a che il sole non sia sorto.
Tallinn mi ha stupito, per un istante mi ha pure guarito. Forse la più magica delle tre capitali baltiche.

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