Sono molto più evidenti di quanto si possa credere i punti in comune tra It Follows e l’AIDS. Il film horror uscito nel 2014 e diretto da David Robert Mitchell è riuscito ad aggiudicarsi gli onori di critica e pubblico diventando così un vero e proprio cult movie.
Narra le vicende di Jay (Maika Monroe) che dopo una notte di sesso con il fidanzato si ritrova ad affrontare una misteriosa presenza che quando meno se l’aspetta la segue. Fin qui sembra tutto molto standard. L’innovazione di It Follows sta nel modo in cui gli autori lo hanno sviluppato. La presenza non corre, piuttosto cammina a passo lento ma deciso. Tutte le volte che la incontri ha sembianze umane (molte volte di qualcuno che conosci!). Sono i particolari però a fare la differenza. Ti fissa, cammina ma dà l’impressione di essere molto più veloce quanto fa paura. Ha il viso graffiato, le gambe piene di ammaccature, Sembra uno zombie o un cadavere riesumato da poco e ha il sangue che le scende giù da una bocca spaccata e deforme. Non parla e continua a fissarti passo dopo passo. Le grandiose musiche, firmate Disasterpeace, si intensificano. Sinetizzatori, bassi, distorsioni elettroniche. Sai che non hai scampo ma a causa del terrore hai le gambe bloccate. La presenza è sempre più vicina. È a cinquanta centimetri da te! L’angoscia dello spettatore vengono intensificati dal color grading in stile film indie sugli adolescenti, dal rallentatore e da un effetto bokeh creato con attenzione. Riuscirà Jay a scappare dalla creatura, sopravviverà?

Perché It Follows e l’AIDS?
Non sono il primo a fare un paragone tra It Follows e l’AIDS. Posso soltanto dire che ci sono arrivato da solo e non ero al corrente che perfino nella pagina su Wiki si parla proprio di questo. Ci potevano arrivare tutti o sono arrivato a questa conclusione perché bravo? Com’è o come non è, It Follows è la metafora dell’AIDS/HIV o di molte altre malattie sessualmente trasmissibili. In modo particolare voglio puntare l’accento sul virus dell’HIV. Quando hai un rapporto sessuale con un malato di HIV infettivo e ti becchi il virus, dovrai curarti per tutta la vita per evitare che la malattia sfoci nel temibile AIDS. In effetti l’AIDS, come la presenza di It Follows, dal momento in cui ti infetti con l’HIV, è sempre lì che ti segue pronto a distruggerti se dimentichi la pillola. Anche in It Follows la “malattia”, la presenza, inizia a seguirti dopo aver avuto rapporti sessuali con qualcuno che era a sua volta seguito da essa. È un epidemia, un epidemia che colpisce la libertà sessuale, come se il sesso fosse cursed. Lo si percepisce per esempio Al minuto 36:16 quando Jay e Paul (Keir Gilchrist) sentono la finestra della cucina rompersi giusto nel momento in cui pronunciano la parola “sesso”.
La cinepresa e le mani
Un altro aspetto fondamentale per capire e apprezzare It Follows è il modo in cui ci muoviamo all’interno del suo universo grazie alla cinepresa. L’utilizzo dei piani sequenza lunghi e delle panoramiche trasmettono quel senso di alienazione e solitudine che una malattia stigmatizzante ti lascia. Da citare gli stacci nella scena al minuto 56:45 quando Greg (Daniel Zovatto) raggiunge gli amici in riva al mare. It Follows poi è film che quasi simbolo della cheirofillia. Infatti durante tutta la durata della storia vengono inquadrati con regolarità le bellissime mani e piedi di Jay.
Le origini del mostro di It Follows
Come ha dichiarato Mitchell, non ci è dato sapere le origini del mostro né c’è da parte sua un interesse specifico: «Per me è la logica del sogno, nel senso che sono in un incubo e quando si è in un incubo non si può risolvere l’incubo. Anche se si cerca di risolverlo». La morte la puoi sconfiggere con piacevoli momenti di estasi. Così fanno i protagonisti di It Follows che sono costretti a dormire con altra gente pur di allontanare la presenza. C’è un problema però: essa ritornerà da te se ucciderà le persone con cui avevi dormito. Ed è qui che il paragone con l’AIDS calza a pennello. It Follows sembra rivisitare in chiave conceptual-horror quei film sugli anni ’80 in cui il protagonista gay vede ammalarsi e morire tutti i suoi amici e fidanzati e alla fine si ammala e soccombe pure lui.
Ascolta la colonna sonora di It Follows
Immagine di copertina: scena tratta dal film, tutti i diritti a Animal Kingdom e Northern Lights Films.