Il Belvedere Kohtuotsa e il medioevo di Tallinn

centro storico belvedere di Tallinn

Il viaggio in bus verso Tallinn non è faticoso. Anzi, riesce a stupirmi nel momento in cui noto un albero spoglio completamente colorato di arancione su un prato.

Non mi sento bene. Aver lasciato Beatrise è risultato più complicato del previsto e decido questa volta di fare tutto da solo.
La fortuna non mi viene incontro. Infatti sceso alla stazione mi dirigo verso il primo ostello e non trovo un letto libero. La strada da percorrere da un ostello all’altro non è molta e al terzo tentativo trovo una stanza libera.

La Città Vecchia di Tallinn, a differenza di Riga, sfoggia uno stile più antico. Tallinn, storicamente, si divideva in tre zone: Toompea (Domberg) o “Collina della Cattedrale”, col suo castello medioevale; oggi si trovano sulla Collina gli edifici del governo estone, come molte ambasciate.
La Città vecchia, ossia la vecchia città anseatica, la “città dei cittadini”. Era il centro del commercio medievale.
La Città estone, che forma un semicerchio a sud della Città vecchia. È il luogo dove si insediarono gli estoni, che solo alla metà del XIX secolo diventarono il gruppo etnico più consistente in città, superando i Tedeschi del Baltico.

Mi dirigo appunto verso la Collina della Cattedrale chiamata così perché vi sorge la Cattedrale di Aleksandr Nevskij costruita in stile Revival russo fra il 1895 e il 1900 su progetto di Mikhail Preobrazhensky.
Faccio due passi sulla Piiskopi e arrivo al Duomo di Toompea, un’altra chiesa, questa, ma luterana. Un profumo di medioevo avvolge il posto. “Fra poco metteranno al roga una strega o un Giordano Bruno di turno”, penso divertito.

Assorto tra le stradine raggiungo lo splendido belvedere Kohtuotsa da cui è possibile ammirare la città. È qui che Tallinn ti colpisce dentro. Il mito racconta che in morte di Kalev, il gigante della fondazione, le lacrime della moglie abbiano formato un lago. I tetti rossi, l’atmosfera rilassata, alcuni uomini vestiti in stile medievale probabilmente per venderti qualcosa, ma carini lo stesso, è tutto calmo lì fuori, e l’agitazione che sentivo all’inizio del mio viaggio a Tallinn non ha più potere su di me. È una di quelle volte in cui la bellezza che ti circonda riesce a tranquillizzarti.
Ancora qualche minuto e il mio viaggio proseguirà.

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