Evviva l’errore

Broken sea ice, Antarctica

Anche un errore cambia col passare del tempo? Tutto cambia, o come direbbe Mercedes Sosa la più grande interprete della musica popolare argentina “todo cambia.”
«Denver lo sapevi questo? Per esempio il sentimento di due amanti cambia col passare del tempo. Le parole che ci si dicono, gli sguardi, il modo in cui si fa l’amore, dopo anni di rapporto non sono uguali a quelli del primo-periodo-insieme, o a quelli del corteggiamento».

Ho spiegato anche al mio amico preistorico che questo non deve spaventarlo. A molta gente la parola cambiamento sa di beffa, e fa nascere in loro sentimenti negativi perché nel cambiamento c’è poca stabilità, incertezza e il margine d’errore aumenta… ma si può cambiare in meglio, no? Perché in peggio?

Argentino è un grande poeta delle parole: Jorge Luis Borges. È ritenuto uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo. Borges ha saputo fondere temi metafisici propri di filosofi tedeschi come Schopenhauer, con i classici temi del fantastico.
C’è una poesia che mi piace attribuirla a Borges ma che invece non lo è. Sto parlando del carme presunto Istanti. Nella poesia, un uomo di 85 anni, guardando la sua vita e il modo impeccabile in cui l’ha vissuta, afferma che se potesse tornare indietro cercherebbe di fare più errori e cercherebbe “di avere soltanto buoni momenti”.

«Ai sogni non bisogna mai rinunciare amico mio… Com’è bello giocare; nella vita bisogna giocare! Se non ti fai esplodere almeno una volta nella vita non hai vissuto. Quando è arrivata la fine, è triste pensare “che bello che ho fatto tutto quello che andava fatto”, invece è più affascinante poter dire “che bello che avuto il coraggio di sbagliare e quelli che hanno puntato il dito su di me hanno tutti i vestiti impeccabili senza una macchia di fango, e possono essere messi di nuovo sulla mensola del negozio ed essere rivenduti, perché non si sono consumati per niente…” quindi, evviva l’errore».

Ascolta Istanti di Borges letta da Govinda!

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