Patatine allo Schlachtensee

patatine schlachtensee berlino foto di giuseppe govinda

Lo Schlachtensee è una meraviglia. La bellezza di una città come Berlino è che non devi per forza andare fuori dalle sue mura (che tra l’altro non ha), non devi fare ore e ore di autostrada per ritrovarti nel selvaggio, la foresta è dentro Berlino. Sto parlando di Grunewald che con i suo 3000 ettari di estensione è la maggiore foresta cittadina della capitale tedesca.

Grunewald è collocata a est del fiume Havel, comprende più quartieri ed è ricco di laghi: oltre alla parte del Großer Wannsee, ci sono lo Schlachtensee, il Krumme Lanke, il Grunewaldsee e il Hundekehlesee.

Quando sono stanco dei giardini curati e perfettini, prendo la mia cara Sbahn direzione di Steglitz-Zehlendorf – il distretto con il più basso tasso di disoccupazione e la struttura sociale più elevata – e mi rifugio proprio allo Schlachtensee: vado a farmi un bagno, prendo il sole (queste due opzioni non sempre sono possibili ovviamente), o semplicemente passeggio circondato dalla natura. Non ho bisogno di andare in cima all’Himalaya o perdermi nell’entroterra senegalese per sentirmi parte della terra, per sentirmi un puntino unico e inimitabile ma una delle tante creature dell’universo.

La fame durante la camminata al lago

È mezzogiorno. Compro le patatine fritte nel fast-food locale sulla sinistra. Mi vengono in mente le immagini di qualche estate fa: gente in shorts, scarpe da tennis estive o infradito, famiglie in bicicletta, e studenti rumorosi e belli. In autunno invece lo Schlachtensee non è così affollato, ma nei fine settimana invece sì; giustamente le famiglie, i giovani e gli anziani non si fanno intimorire da qualche nuvola. E poi, chi l’ha detto che la natura è bella solo se c’è il sole?

Con le mie patatine in mano scendo giù per il pendio circondato da Faggi. M’incammino per il viale immerso nella foresta e arrivo al solito posto, in cui c’è un albero che noi usiamo come trampolino per i tuffi. Una betulla mi attira a sé. Mi siedo e prendo un libro di Rosa Luxemburg. A Rosa la immagino sempre come una donna innamorata della vita. Con Karl Liebknecht e con i suoi amici fondò la Lega di Spartaco un movimento controrivoluzionario. Rosa e Karl furono gli unici che si opposero all’entrata in guerra nel primo conflitto mondiale della Germania e pagarono con la vita la loro coerenza. Oggi a Berlino c’è una via intitolata a Karl Liebknecht – nel Mitte vicino alla torre della televisione. Sempre nel Mitte, una piazza, una via e la corrispondente stazione della metropolitana sono state invece intitolate a Rosa Luxemburg. Tutte le volte che ci passo in modo spontaneo mi ricordo di loro e penso che un esempio di politica così profondo è difficile trovarlo in ogni epoca. Anche loro, due piccoli essere inimitabili e belli.

Mangio l’ultima patatina e guardo il lago silenzioso ma vivo. Fra poco arriva Franz. Stasera andremo a un live degli Bodi Bill un gruppo elektro Berlinese.

Ascolta i podcast tratti dalla puntata di Hallo Berlin!

Articolo pubblicato la prima volta: 10/2012

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